3 notti / 4 giorni - itinerario culturale
1° GIORNO: CAPRAROLA – MONTALTO DI CASTRO – TARQUINIA
Arrivo in mattinata a Caprarola, pur essendo immersa nell’antico territorio etrusco, Caprarola getta le sue radici in epoca molto più recente. Incontro con la guida e Visita del Palazzo Farnese. Si tratta di uno dei più importanti palazzi dell’architettura rinascimentale- manieristica. Fu edificato nel XVI secolo su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola sulle basi di una precedente fortificazione a pianta pentagonale ideata da Antonio da Sangallo il Giovane, di cui il Vignola mantenne il perimetro esterno, trasformandolo però in una meravigliosa villa pentagonale a cui lavorarono i nomi più illustri di quel periodo.
Trasferimento a Montalto di Castro, sistemazione nelle camere riservate, pranzo.
Nel Pomeriggio Trasferimento a Tarquinia
La necropoli Etrusca di Tarquinia Patrimonio Mondiale dell’umanità, si estende per circa 750 ettari ed è una delle più importanti tra quelle conosciute essendo ricca di tombe a camera con decorazioni pittoriche. A seguire visita del centro storico di Tarquinia con le sue caratteristiche vie impreziosite da piazze e torri che si elevano al cielo, palazzi ed importanti chiese romaniche.
Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.
2° GIORNO: MONTALTO DI CASTRO – TUSCANIA - VITERBO – MONTALTO DI CASTRO
Colazione in hotel e trasferimento a Tuscania, incontro con la guida e inizio della visita dell’affascinante borgo sino ad arrivare alle stupende chiese Romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore.
A seguire trasferimento a Viterbo.
Pranzo a tre portate compreso bevande.
Nel pomeriggio visita guidata del suggestivo quartiere Medioevale di San Pellegrino, Palazzo Papale che fu sede di numerosi conclavi, della chiesa di Santa Maria della Verità, con l’adiacente Museo Civico, del complesso di Santa Maria in Gradi e delle numerose fontane, tra cui sicuramente la più importante Fontana Grande sita nell’omonima Piazza.
In serata rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento. Dopo cena possibilità di serata danzante con musica dal vivo.
3° GIORNO: MONTALTO DI CASTRO – CIVITA DI BAGNOREGIO – MONTEFIASCONE – MONTALTO
Colazione in Hotel e trasferimento a Civita di Bagnoregio ed incontro con la guida. Civita è situata in posizione isolata, è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.
La causa del suo isolamento è la progressiva erosione delle colline e della vallata circostante, che ha dato vita alle forme dei calanchi e che continua ancora oggi, rischiando di far scomparire la frazione, per questo anche chiamata “la città che muore”. La struttura urbanistica dell’intero abitato è di origine etrusca, costituita da cardi e decumani secondo l’uso etrusco e poi romano, mentre l’intero rivestimento architettonico risulta medioevale e rinascimentale.
Pranzo in ristorante con menù a tre portate incluso bevande.
Nel pomeriggio visita di Montefiascone. Il borgo è situato nella parte sudorientale della caldera dei Monti Volsini e, con i suoi quasi 600 metri di altezza, risulta il comune più alto della provincia di Viterbo. Considerata il belvedere della Tuscia, da Montefiascone si può ammirare un grandioso panorama su buona parte del Lago di Bolsena. Le prime testimonianze scritte ufficiali che citano Montefiascone risalgono all’853, anno in cui Leone IV conferma al vescovo di Tuscania, Virobono, i possedimenti della diocesi. L’ipotesi più accredita sull’origine del nome della cittadina è quella che farebbe derivare “mons” dalla sua posizione sul colle e “faliscorum”, dal popolo dei Falisci. Questi, infatti, in passato approdarono nell’area in seguito della distruzione dei centri dell’ager falisco da parte dei Romani.
Visita della Cheisa di San Flaviano, costituita da una particolare facciata, dove spiccano tre archi gotici.
Inoltre troviamo custodite sia la Cattedra di Urbano IV che la tomba di Johannes Defuk, personaggio centrale della leggenda dell’Est! Est!! Est!!.
Visita alla Cattedrale di Santa Margherita che si mostra in tutta la sua maestosità al visitatore, grazie anche alla sua grande cupola ed infine alla Rocca di Montefiascone o Rocca dei Papi, mantiene ancora la sua maestosità e ci fa rendere l’idea della sua importanza storica che ebbe in passato. La rocca fu costruita durante il XII secolo, al tempo di Innocenzo III.
In serata rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento. Dopo cena possibilità di serata danzante con musica dal vivo.
4° GIORNO: MONTALTO DI CASTRO – VULCI – CAPALBIO - MONTALTO DI CASTRO
Colazione in Hotel e trasferimento a VULCI, incontro con la guida e breve spiegazione sulle bellezze del luogo. La mattina prosegue con la visita della Civita, una testimonianza storica della vita sul territorio abitato dagli etruschi prima e dai romani poi.
Rientro in hotel per il pranzo con possibilità di sosta in un caseificio locale per la degustazione di formaggio.
Nel pomeriggio Trasferimento a Capalbio per la visita guidata del magnifico Giardino dei Tarocchi, di epoca moderna creato da Niki de Saint Phalle nel 1979 Seguendo l'ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo. Il Giardino sorge sul versante meridionale della collina di Garavicchio, nella Maremma toscana. L'opera, dilatata su mezzo ettaro di terreno, costituisce una vera e propria "città" in cui le sculture-case segnano le tappe del percorso spiccando coloratissime in contrasto con una natura ancora selvaggia.
Possibilità di visitare anche l’affascinante Borgo di Capalbio.
In serata rientro in Hotel, aperitivo di benvenuto, cena e pernottamento.
5° GIORNO: MONTALTO DI CASTRO – PITIGLIANO – SOVANA - MONTALTO DI CASTRO
Colazione in Hotel e trasferimento a Pitigliano e incontro con la guida. Dopo innumerevoli curve, appoggiato su uno sperone di tufo appare Pitigliano: Splendido borgo le cui case si confondono con la roccia sottostante e viceversa. Questa cittadina è uguale da secoli: un dedalo di vicoli che si susseguono, vicoli certe volte talmente stretti che una persona fa fatica a passarci. Qui ogni epoca ha lasciato un segno: etrusca, romana e medioevale. Qui ogni popolo ha scavato nel tufo creando una città sotto la citt: cunicoli, pozzi, tombe, cantine, colombari.
Pranzo in ristorante con menù a tre portate.
Nel pomeriggio trasferimento a Sovana.
Sovana ha conservato l'aspetto del classico borgo medievale, all'ingresso del paese troverete subito i ruderi dell'imponente Rocca Aldobrandesca risalente al XI secolo, costruita sopra un antico edificio etrusco, e caduta in rovina intorno al XVII secolo. Percorrendo tutta la via del Pretorio, unica via di accesso al borgo fino al 1558, arriverete in Piazza del Pretorio, la cui pavimentazione a spina di pesce è in parte ancora quella originale. L'edificio situato al centro, con un grande orologio sulla facciata e campaniletto a vela, è il Palazzo dell'Archivio (XII sec.) un tempo sede del comune. Sulla parte sinistra della piazza, troverete la chiesa di Santa Maria risalente al periodo tardo-romanico; al suo interno sopra l'altare potrete ammirare il ciborio preromanico, che risulta essere tra i più antichi cibori preromanici intatti di tutta la Toscana (si suppone che sia stato prelevato dalla vecchia chiesa di San Mamiliano); inoltre alcuni pregevoli affreschi del XV sec. tra cui uno attribuito alla scuola di Andrea di Niccolò; la facciata e l'ingresso originario sono oggi nascosti poiché diventati parete confinante con l'adiacente Palazzo Bourbon Del Monte edificato nella prima metà del ‘500. Accanto al Palazzo dei marchesi Bourbon del Monte, troviamo la chiesa paleocristiana di San Mamiliano il cui campanile è inglobato nel suddetto palazzo; è uno degli edifici più antichi di Sovana, costruita sopra una preesistente struttura etrusca, secondo alcuni è stata la prima cattedrale del paese, sembra invece più verosimile la tesi che la vede come chiesa cemeteriale costruita nel IX sec. per conservare le reliquie di San Mamiliano provenienti dall'Isola del Giglio. Oggi è un museo (Museo di San Mamiliano) ed ospita il anche tesoro di Sovanarinvenuto nel 2004 durante il restauro dell’edificio. Sulla parte destra della piazza, troviamo il Palazzo Pretorio, edificio duecentesco che presenta sulla facciata numerosi stemmi riconducenti ai capitani del popolo e commissari senesi che governarono Sovana tra il quattrocento ed il seicento; oggi il Palazzo Pretorio ospita il centro di documentazione sulla storia e l'archeologia di Sovana. Lasciando la piazza e prendendo via di Mezzo ci dirigeremo verso il Duomo. Su questa stradina troveremo la casa di Ildebrando Aldobrandeschi che nel 1073 divenne Papa col nome di Gregorio VII. Il Duomo di Sovana è uno dei più importanti edifici in stile romanico gotico di tutta la Toscana.
In serata rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.
Dopo cena serata danzante con musica dal vivo.
6° GIORNO: MONTALTO DI CASTRO – BOMARZO.
Colazione in Hotel e inizio del viaggio di rientro con sosta a Bomarzo.
Incontro con la guida per la visita dell’affascinante Sacro Bosco conosciuto come il “parco dei Mostri”. Un luogo veramente magico, spesso definito Parco dei Mostri. Venne progettato dal principe Vinicio Orsini e dal grande architetto Pirro logorio nel 1552. Il parco, pur inserendosi a pieno titolo nell’erudita cultura architettonico naturalistica del secondo Cinquecento, costituisce u unicum. I raffinati giardini all’italiana sono realizzati su criteri di razionalità geometrica e prospettica, con ornamenti quali le ampie terrazze, le fontane con giochi d’acqua e le sculture manieristiche. Al contrario, il colto principe di Bomarzo si dedicò alla realizzazione di un eccetrico “boschetto” facendo scolpire nei massi di peperino, affioranti dal terreno,, enigmatiche figure di mostri, draghi, soggetti mitologici e animali esotici, che altalenò a una casetta pendente, un tempietto funerario, fontane, sedili e obelischi su cui fece incidere motti e iscrizioni. Il Sacro Bosco, non rispettando le consuetudini cinquecentesche, si presenta come una soluzione irregolare; i diversi elementi sono tra loro svincolati da qualsiasi rapporto prospettico e non sono accomunati da coerenza di proporzioni. Il tutto è inventato con criteri iconologici che sfuggono anche ai più appassionati studiosi, autentico labirinto di simboli che avvolge chi si addentra fisicamente o intellettualmente. Questi i motivi che hanno ispirato molti artisti del tempo, come Annibal §Caro, Bitussi e il Cardinal Madruzzo. In seguito alla morte di Vinicio Orsini, nessuno si curò più di questo luogo che dopo secoli di abbandono è stato rivalutato da intellettuali e artisti come Claude Lorrain, Johann Wlfgang von Goethe, Salvador Dalì, Mario Praz e Maurizio Calvesi.
Pranzo in ristorante con menù a tre portate incluso bevande. Nel pomeriggio inizio del viaggio di rientro.